Le novità della Nuova Direttiva Consumatori

In data 11 marzo 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D. Lgs del 21 febbraio 2014 che recepisce la nuova direttiva europea relativa ai diritti dei consumatori. In particolare la direttiva 2011/83/UE ha abrogato le precedenti 85/577/CEE (nell’ambito della tutela dei consumatori in caso di contratti negoziati al di fuori degli spazi commerciali) e 97/7/CE (tutela dei consumatori in caso di contratti a distanza) e modificato le 93/13/CEE e 1999/44/CE.

Per quanto riguarda la legislazione italiana, il decreto aggiorna il Codice del Consumo e sostituisce gli articoli da 45 a 67 che riguardano, oltre a contratti fuori dai locali commerciali e contratti a distanza, la disciplina del diritto di recesso e il regime sanzionatorio.

Gli aggiornamenti normativi comportano la modifica dei contenuti e dei termini di utilizzo di tutti i negozi ecommerce e, più in generale, di tutte le realtà che operano online. Il termine ultimo per l’attuazione delle modifiche richieste è stato fissato al 13 giugno 2014.

Le novità principali della Direttiva Consumatori:

  • Maggiori obblighi, in capo al professionista, di informazione precontrattuale nei contratti negoziati fuori dai locali commerciali e nelle vendite a distanza (caratteristiche del bene, garanzie di conformità, identità professionista).
  • Termini più ampi (dai 10 giorni attuali a 14 giorni) per l’esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore. In caso di omessa comunicazione al consumatore da parte del professionista circa l’esistenza del diritto di recesso, il termine ultimo passa dagli attuali 60/90 giorni a 12 mesi e 14 giorni.
  • Possibilità per il consumatore di esercitare il diritto di recesso compilando un modulo standard valido in tutti i paesi UE che possa essere inviato anche in formato elettronico.
  • Un massimo di 14 giorni per il rimborso da parte del professionista nei confronti del consumatore qualora sia stato esercitato il diritto di recesso. Il professionista ha diritto di trattenere il rimborso fino alla riconsegna dei beni oggetto di recesso o fino al momento in cui il consumatore fornisca prova di spedizione avvenuta.
  • Limitazione delle responsabilità del consumatore, nelle ipotesi di restituzione di beni oggetto di recesso, al solo caso di diminuzione del valore del bene che derivi da una manipolazione “anomala” dello stesso.
  • Maggiore trasparenza sui prezzi, i costi e le spese (eventualmente) sostenuti dal consumatore, con conseguente irrigidimento della disciplina relativa ad eventuali “costi nascosti”.
  • Divieto per il professionista di utilizzo del sistema c.d. opt-out relativamente a servizi che comportano pagamenti supplementari.
  • Maggiore trasparenza riguardo all’offerta e alla vendita di prodotti digitali.

Conseguenza dell’aggiornamento normativo sarà l’aggiornamento dei criteri da rispettare per poter inserire all’interno del proprio portale ecommerce i sigilli di garanzia (Netcomm, SonoSicuro, Trusted Shop, EMOTA, ecc.). A seguito dell’aggiornamento, sarà effettuata una verifica straordinaria dei parametri del sito ecommerce ed in seguito confermata l’assegnazione del sigillo.

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