Ecommerce: il Made In Italy è il 3° marchio più famoso al mondo

Il Made In Italy è il terzo marchio più famoso al mondo alle spalle di Coca Cola e VISA. Secondo una recente ricerca di Google-Doxa, l’Internet Export Report, la domanda a livello mondiale dei prodotti Made In Italy è cresciuta del 4.1% nel solo 2013. Questo ha comportato un guadagno di 68 miliardi di euro. Risulta quindi evidente che le aziende nostrane devono sfruttare il più possibile questo settore per uscire dalla crisi e per riportarsi al livello, se non al di sopra, della concorrenza europea e non solo.

La richiesta di Made In Italy non è rivolta solamente ai settori che più spesso vengono associati alla qualità italiana, come moda e design: il settore enogastronomico, ad esempio, ha visto una crescita del 5.2%. Ottimi risultati sono stati poi registrati in settori come l’artigianato, il turismo e l’automazione.

L’ecommerce è uno strumento di fondamentale importanza da questo punto di vista, in particolare per quanto riguarda le PMI. In media infatti il 31.5% del fatturato export delle piccole e medie imprese che vendono Made In Italy arriva dall’ecommerce per il semplice motivo che la vendita online consente di raggiungere un bacino di utenti ampio e variegato.

Quali sono le strategie da attuare per cogliere questa grandissima opportunità? Ecco alcuni consigli per un ecommerce di prodotti Made In Italy:

  • utilizzare un logo Made In Italy o crearne uno partendo dal tricolore per generare un effetto visuale che esalti l’italianità;
  • rendere visibile il processo produttivo aziendale dimostrando l’artigianalità dei prodotti;
  • mostrare il rispetto della tradizione unito all’innovazione nei processi produttivi;
  • rafforzare il legame con il territorio visualizzando la propria posizione e parlando del legame con la zona di produzione;
  • appoggiarsi alle associazioni che promuovono il Made In Italy nel mondo.

Ovviamente sarà poi necessario sulla visibilità del proprio ecommerce per il Made In Italy. Per garantire un elevato numero di utenti e quindi potenziali clienti, sarà indispensabile:

  • farsi conoscere tramite siti e blog specializzati con cui avviare una collaborazione oppure creare un blog interno legato allo store online o ancora pubblicizzarsi attraverso video che mostrano, ad esempio, il processo produttivo legato ad un particolare prodotto;
  • lavorare attentamente sull’ottimizzazione SEO dei contenuti del portale ecommerce in modo da guadagnare ottimi posizionamenti nelle pagine di ricerca dei principali search engine;
  • gestire campagne AdWords legate ai prodotti venduti senza dimenticare lo stretto rapporto con il marchio Made In Italy;
  • ampliare il numero di canali di vendita utilizzati affidandosi ad esempio ai comparatori di prezzo ed ai marketplace più famosi al mondo come Amazon ed eBay;
  • sfruttare al meglio le potenzialità dei social network come Facebook, Twitter, Google+, Instagram e così via.

Bisogna poi scegliere con attenzione il dominio per il proprio ecommerce. Per la vendita di prodotti Made In Italy è di fondamentale importanza basare il proprio business su un dominio .it ed utilizzarlo come landing page principale per tutti i propri clienti.

Una volta creato il sito il passo successivo sarà quello di registrare il dominio su tutti i mercati di riferimento (.com, .eu, .de, .co.uk, ecc.) e diversificare la pagina di atterraggio in base all’IP di provenienza garantendo alla maggior parte degli utenti una navigazione in lingua madre.

Tutti questi consigli vogliono essere un aiuto ed un incoraggiamento per tutte quelle piccole e medie imprese italiane che ancora non sfruttano il settore ecommerce per ampliare il proprio business. Si stima che solamente il 34% delle PMI possegga un proprio sito web e solo il 13% lo utilizza per commercio online. Per migliorare queste percentuali è di fondamentale importanza sensibilizzare le imprese mostrando loro tutti i benefici che possono trarre dall’utilizzo di uno strumento come l’ecommerce.

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