Cos’è un AuthCode e come trasferire un dominio in 5 passi

Quando due parole come “trasferire” e “dominio” si affiancano, alcuni utenti vanno nel panico. Trasferire un dominio, infatti, è un’operazione che viene vissuta come traumatica dalla maggior parte dei webmaster.

A essere completamente sinceri, per chi non è esperto potrebbero effettivamente nascere alcune difficoltà di non poco conto, ma spesso queste problematicità sono collegate alla corretta configurazione dei DNS e al recupero dell’AuthCode, il codice di autorizzazione che permette di trasferire un dominio da un provider a un altro. In realtà, anche queste due complessità sono facilmente superabili se si ha cognizione di come funziona un trasferimento di dominio.

A volte basta seguire alcune indicazioni sui passi da compiere e sulla tempistica corretta, per traferire un dominio in piena tranquillità e senza complicazioni che possano minare la corretta raggiungibilità del tuo nome a dominio e delle pagine che su esso sono attestate. Di seguito, voglio quindi suggerirti un percorso pratico in cinque passi che puoi seguire come memorandum per trasferire un dominio.

1. Recupera l’AuthCode

Prima di compiere qualsiasi passo, assicurati di essere in possesso dell’AuthCode. L’AuthCode, AuthInfo o codice di autorizzazione (a seconda del provider e dell’estensione dominio), è un codice univoco che identifica il tuo nome a dominio durante l’intera procedura di passaggio da un provider all’altro. È un po’ come il codice migrazione (in Telecom Italia si chiama codice segreto) con cui puoi passare il tuo numero fisso da un operatore di telefonia fissa a un altro.

L’AuthCode deve essere richiesto al provider di provenienza, ossia quello che è il gestore corrente del nome a dominio. Alcuni provider mettono a disposizione delle procedure automatizzate con cui richiedere l’AuthCode, altri, invece, chiedono al cliente di interpellare l’assistenza tecnica tramite un ticket. Qualunque sia la modalità, ricorda che hai il diritto di avere l’AuthCode e il provider può negarlo sono in presenza di gravi inadempienze contrattuali (sospensione, arretrati di pagamento, eccetera).

2. Contatta il nuovo provider

Collegati al sito del nuovo provider verso cui vuoi migrare la gestione del nome a dominio e attiva la pratica di trasferimento. Inserisci i tuoi dati o comunque i dati dell’intestatario del dominio e, quando richiesto, compila il campo relativo all’AuthCode con il codice che hai ricevuto dal vecchio provider. Completando la procedura con la compilazione dei dati richiesti, autorizzi il nuovo provider a chiedere al vecchio gestore il rilascio del nome a dominio.

3. Clicca sul link nell’email di conferma

Quando la richiesta di trasferimento dominio giunge al vecchio registrar, questo effettua delle verifiche amministrative. Se tutto risulta a posto, ti invia un’email di conferma in cui ti comunica di aver ricevuto per tuo conto una richiesta di trasferimento dominio e ti chiede l’autorizzazione a procedere. Per confermare la tua volontà ricorda di cliccare sul link contenuto nell’email. Qualora tu non compiessi questa operazione e non visitassi il link indicato, l’operazione di trasferimento non proseguirebbe, in quanto per il vecchio registrar il tuo silenzio indicherebbe la volontà di non trasferire il dominio.

4. Leggi le email

Dopo alcuni giorni (variabili a seconda del TLD associato al dominio) ti arriverà una mail, con cui il nuovo registrar ti confermerà l’inizio del processo di trasferimento.
Se tutto procede come deve, dopo alcuni giorni il nuovo registrar ti manderà via posta elettronica una missiva in cui ti annuncerà che il trasferimento è andato a buon fine. In caso contrario, riceverai comunque una comunicazione dove ti viene spiegato il motivo per cui il cambio registrar non è andato a buon fine.

5. Configura i DNS

Se tutto è andato come doveva, il dominio viene preso in gestione dal nuovo registrar. Se visitando il dominio dal tuo browser ti accorgi che il tuo sito non è più visibile, il problema è sicuramente legato ai DNS. Alcuni provider configurano da sé i DNS quando insieme al dominio viene anche trasferito il contratto di hosting. In caso contrario, cioè quando il provider del dominio non coincide con quello dell’hosting, devi procedere alla configurazione dei DNS manualmente per far puntare il dominio trasferito verso il server corretto.

Al termine della configurazione, se ancora non funziona, non andare nel panico. Affinché i DNS propaghino le modifiche che apporti, occorrono dalle 24 alle 48 ore. Se dopo questo lasso di tempo, tutto è in ordine, ci sei riuscito e puoi dire che trasferire un dominio, in fondo, è stata una passeggiata!

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