Rockin’1000: come il web ti realizza il sogno

Io me lo immagino quello che hanno detto a Fabio Zaffagnini quando un anno fa ha detto ai suoi amici “Ehi, perché non portiamo i Foo Fighters a suonare a Cesena?”.

Tu. Sei. Pazzo.

E dite la verità: anche voi avreste reagito così. Contattare i Foo Fighters, una band da 25 milioni di dischi venduti che ha fatto la storia della musica rock contemporanea, e convincerli a suonare a Cesena?

“Foo Fighters chi?”

“Lo sai che è impossibile, vero?”

“Come se chiedessi a mio nipote di invitare Batman alla sua festa di compleanno… Christian Bale, intendo. E con il costumino…”

No, non mi sto inventando le risposte che gli hanno dato i suoi amici, le ho trovate in un video sul sito dei Rockin’1000 (www.rockin1000.com).

Già, il sito. Questo è il mezzo che ha usato Fabio Zaffagnini per realizzare il suo sogno di portare 1000 musicisti a suonare Learn to fly dei Foo Fighters lo scorso 26 luglio nei pressi di Casalecchio di Reno (BO). Da un semplice sito internet è partita l’incredibile avventura che ha visto coinvolti musicisti e cantanti appassionati di rock di tutta Italia uniti dalla missione impossibile di farsi notare da una celebre rock band.

Mission #1 – Far partire il passaparola

A maggio dell’anno scorso parte l’operazione di lancio: attraverso un messaggio poco chiaro sul web e sui social network, gli organizzatori creano aspettativa tra i fan che iniziano a chiedersi cosa sia Rockin’1000. Dopo mesi di sapiente campagna social, a dicembre, arriva la risposta: organizzare l’esecuzione di Lear to fly dei Foothers da parte di 1000 musicisti.

Mission #2 – La raccolta fondi

I sogni, si sa, hanno un costo e il budget iniziale di Fabio e dei suoi amici era di circa zero euro. Centesimo più, centesimo meno.

Come sono arrivati a raccogliere € 44.788? Tramite il crowfunding sul web. Case discografiche, giornalisti e televisioni da tutto il mondo iniziano a parlare dell’idea di quei ragazzi di Cesena che vengono letteralmente inondati dall’interesse di migliaia di persone sparse per il globo. Il passaparola iniziale, però, ad un certo punto si è arenato e i Rockin’1000 per proseguire la loro avventura hanno contattato il direttore d’orchestra Marco Sabiu, che non ci ha pensato due volte prima di accettare la proposta di dirigere 250 batteristi, 150 bassisti, 350 chitarristi e 250 cantanti.

Mission #3 – Trovare i musicisti

Anche per questa fase, il web è stato fondamentale. Una volta partito il tam tam sui social, non è stato difficile trovare 1000 musicisti disposti a mollare tutto per un giorno e precipitarsi a Casalecchio di Reno. Il 26 luglio il miracolo si avvera. In mille riescono a trovarsi, a suonare e a registrare un video che il 30 luglio è online.

Mission #4 – Farsi notare notare dai Foo Fighters

Ed ecco che il video diventa virale sul web. Il messaggio si diffonde in modo smisurato. Dopo solo una settimana il video raggiunge le 20.000.000 di visualizzazioni e, insieme a loro, Dave Grohl e i Foo Fighters.

Mission #5 – Farsi dire di sì

Come poteva finire questa storia se non tramite un video messaggio su una pagina Facebook? È così che, pochissimi giorni dopo la pubblicazione del video, Dave Grohl risponde ai 1000 che arriverà presto a suonare a Cesena.

Un’emozionane, un sogno che si realizza per migliaia di appassionati di musica rock.

Vi immaginate come sarebbe andata questa storia se non ci fosse stato il web? Senza Facebook e Youtube? Ve lo dico io: sarebbe finita così: “Vabbè, dai, Fabio, bell’idea, ma per oggi basta birra, ok?”

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